Il Veneto è il maggior produttore di radicchio (Cichorium intybus L.). Il primo tipo ad essere nato, nei primi dell’ 800, è il radicchio di Treviso dal quale, in seguito, tramite un incrocio con altri tipi di scarola, si è arrivati alle altre varietà. Da novembre a marzo nella provincia di Trento si svolge la festa “Rassegna fiori d’inverno” dedicata a questi radicchi che sono prodotti IGP e che possiamo trovare sul mercato soprattutto nel periodo invernale.
Queste verdure stimolano la diuresi, la secrezione della bile, quindi utili per le funzioni epatiche per il gusto leggermente amarognolo e inoltre svolgono un’azione coadiuvante nel problema della stipsi. Le foglie rosse sono ricche di antiossidanti come le antocianine, betacaroteni, vitamina C e ferro. Una regola fondamentale che si adatta a qualunque tipo di ortaggio (o frutta) è fare molta attenzione, al momento dell’acquisto, che essi non siano appassiti o troppo bagnati, visto che il contenuto vitaminico dipende molto dalla loro freschezza o meno.
Il radicchio in generale è una verdura indicata nei soggetti anemici, negli adolescenti, nelle persone che hanno avuto delle perdite emorragiche. Se abbinato all’orzo sarà molto utile anche per le giovani in fase premestruale, negli individui convalescenti e inoltre in caso di obesità.
-Rosso di Treviso: foglie più lunghe, croccanti ricche di acqua, Sali minerali e risulta il meno amaro. Viene preparato all’imbianchimento per mezzo di operazioni che consistono nel collocare le piante in un ambiente umido, caldo e al buio.
-Rosso di Chioggia: come il precedente ha lestesse caratteristiche organilettiche ma le foglie sono grandi e rotondeggianti, èdepurativo, ricco di Sali minerali in particolare potassio, calcio, fosforo.
-Rosso di Verona: è chiamato anche “bombolone” per la sia forma di palla compatta. Dato il suo sapore amaro è consigliato consumarlo crudo nelle insalate, poiché la cottura accentuerebbe tale gusto, anch’esso contiene Sali minerali.
-Variegato di Castelfranco: deriva dall’incorcio tra la scarola e il rosso di Treviso, apporta Sali minerali specialmente ferro, prodigo di fibre e per questo attiva la peristalsi intestinale. Si considera il radicchio migliore della famiglia delle cicorie. Il colore delle sue foglie è prettamente verde chiarissimo o crema con variegature rosso violacee, sembra una bellissima rosa con una spruzzata di colore donata dal più grande artista dell’universo: la Natura!
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Nel linguaggio dei sogni i vegetali sono un simbolo di buone condizioni fisiche perché esprimono i doni del creato che sono assecondati dal prezioso e amorevole lavoro agricolo manuale, in grado di offrire la salute all’uomo. E nello specifico, sognare le cicorie potrebbe indicare che, magari mediante un viaggio, si farà una bella esperienza in seguito a dei contatti stretti con abitudini e costumi molto diversi dai nostri.
Ricetta veloce: “Insalata medicamentosa”. Radicchi misti tagliati a listarelle conditi con olio, sale, aceto balsamico, una spolverata di dragoncello essiccato e piccoli pezzetti di pompelmo rosa (ottenuto da un incrocio tra il pompelmo tratizionale e l’arancia, contiene meno Vitamina C. però è più dolce; essendo generoso di licopene, caroteni, è valido nella prevenzione dei tumori). Per l’interazione tra farmaci e cibo se si assumono medicinali attenzione al consumo non appropriato di questo frutto, sia giallo che rosa.
Due parole sul “Piccolo drago” così chiamato dai Romani, il dragoncello o estragone (artemisia dracunculus) è orignario della Russia ed è utilizzatissimo nella cucina francese. Foglie e fiori sono impiegati nella preparazioni di prodotti farmaceutici e di liquori. Le foglie fresche sono ricche di iodio, Sali minerali, Vitamina A e C. Gli infusi si usano in caso di gonfiori intestinali, mentre masticare una foglia aiuta in un attacco di singhiozzo.
Giulia Zeroni
Consulente del Ben*Essere su misura – giornalista pubblicista
(articolo pubblicato sul quotidiano “Mondoliberonline.it”, non più attivo)