I funghi sono organismi appartenenti alle piante tallofite, cioè privi di rami, fusto, foglie, clorofilla, formati da un gambo e da una cappella e si propagano per spore unicellulari.
Tali piante erano considerate dai faraoni uno dei cibi degli dei e per questo motivo ne proibivano il consumo al popolo. I Romani ritenevano che questo alimento trasmettesse forza di conseguenza lo destinavano ai soldati.
Andar per funghi è un’emozione travolgente che, soprattutto per gli appassionati, diventa un vero e proprio rito. Alzarsi presto la mattina, vestirsi con un abbigliamento adeguato, prendere il cestino prediletto (in vimini provvisto di una certa trama, capace di far cadere le spore per la riproduzione), munirsi di un coltellino per pulire sul posto il fungo e non si può partire senza il compagno inseparabile: il bastone.
Un importante consiglio è quello di non raccogliere funghi se non si conoscono più che bene e comunque anche in presenza di un minimo dubbio è necessario avvalersi dell’aiuto gratuito dei “micologi” in servizio presso l’Azienda USL di competenza per il loro riconoscimento, dato che esistono tante varietà velenose.
Il fungo non è in grado di sintetizzare le sostanze nutritive da solo per cui deve vivere in simbiosi con altre piante e dal terreno assorbe diversi Sali minerali come calcio, ferro, fosforo, potassio, rame, zolfo. Contiene, inoltre, Vitamina B1 o tianina, B2 o riboflavina e Vitamina B3 o niacina, queste sostanze intervengono in varie reazioni metaboliche ad esempio nel mantenere efficiente il sistema nervoso e muscolare, nella produzione di energia e nel metabolismo dei grassi. I funghi freschi, per il loro scarso potere calorico, sono consigliati alle persone che seguono una dieta ipocalorica, mentre i funghi secchi hanno un apporto calorico molto più alto.
Attenzione a controllare la tracciabilità e la sicurezza del luogo di coltivazione o di raccolta dei funghi, proprio per la loro capacità di assorbire i minerali utili alla salute possono assorbire dal suolo anche metalli pesanti, derivanti dall’inquinamento radioattivo e atmosferico. Il suggerimento è comunque di limitarne la quantità a 1 o 2 volte la settimana.
E’ in costante aumento il consumo di funghi coltivati che vengono utilizzati in numerose preparazioni culinarie. Hanno molte sostanze odorose che sono responsabili del tipico aroma utile a trasformare dei piatti semplici in pietanze golose. Per evitare che scuriscano, cuocerli in casseruole di acciaio inossidabile, ghisa, terracotta o vetro e unirli alle altre pietanze 5 minuti prima del termine di cottura, per mantenere più intenso il loro sapore.
Le controindicazioni sono rivolte ai soggetti gottosi e ai pazienti che presentano calcolosi uratica, poiché i funghi sono ricchi di purine, sostanze che sono coinvolte nella formazione e precipitazione dei acido urico, il cui eccesso nel corpo umano è la fonte di queste due patologie e non solo.
*** *** ***
Ricetta veloce. Patate e funghi: 400 g di patate, 700 g di funghi misti, 3 spicchi di aglio, quattro cucchiai di olio, sale e pepe q.b.. Sbucciare, lavare, tagliare a fette sottili le patate e foderare una teglia, dove precedentemente avrete fatto insaporire gli spicchi di aglio con un cucchiaio di olio. Pulire i funghi tagliarli grossolanamente e stenderli sopra le patate, condire con il rimanente olio, sale e foglioline di nepitella, cuocere in formo a 180 gradi per 20 minuti. Prima di servire spolverare con del pepe nero macinato al momento.
*** *** ***
“Gli amori sono come i funghi, non si sa se sono velenosi se non dopo averli mangiati e dopo è troppo tardi” (Tristan Bernard, scrittore, giornalista, giurista).
Giulia Zeroni
Consulente del Ben*Essere su misura – giornalista pubblicista
(articolo pubblicato sul quotidiano “Mondolibero” cartaceo, non più attivo)