Voglio iniziare con un meraviglioso inno alla vita di Madre Teresa di Calcutta:
“La vita è un opportunità, coglila
La vita è bellezza, ammirala
La vita è beatitudine, assaporala
La vita è un sogno, fanne una realtà
La vita è una sfida, affrontala
La vita è un dovere, compilo
La vita è un gioco, giocalo
La vita è preziosa, abbine cura
La vita è una ricchezza, conservala
La vita è amore, godine
La vita è un mistero, scoprilo
La vita è una promessa, adempila
La vita è tristezza, superala
La vita è inno, cantalo
La vita è un’avventura, rischiala
La vita è felicità, meritala
La vita è la vita, difendila”
Con quale sentimento è concepita una nuova vita?
Se manca amore fin dal concepimento si rischia di esserne “affamati” durante tutta la nostra esistenza! Imparare ad amare è un’ occasione di gioia per riuscire a trasformare le nostre carenze che ci seguono dalle famiglie di origine. Davvero potrebbe essere la chiave di un’evoluzione personale anche per le madri prive del partner, una via che conduce verso l’Amore vero, incondizionato, non possessivo, che porta ad orientarsi in una direzione migliore per la nostra attuale vita e per far crescere il piccolo/a guardando al futuro con una nuova consapevolezza, agendo in modo diverso dal nostro vissuto passato.
Ciò non vuol dire che non saranno commessi errori, ma come diceva mia nonna: “sbagliando si impara”. L’errore è proprio un “campanellino” che ci dice: cambia atteggiamento, persegui la strada preziosissima dell’Amore, l’unico fondamento dell’esistenza. I bambini devono contare sul fatto che qualunque cosa essi facciano sono amati, devono sentire il senso profondo di protezione, in breve devono percepire di essere portati per mano a spasso nella vita.
La comunicazione psicoattiva madre-bambino-padre inizia con il premassaggio d’amore durante la gravidanza. Aiutare il figlio a formarsi in modo armonioso significa anche aprirsi la via della comprensione e dell’intesa per accoglierlo al meglio.
Vari sono i mezzi e le opportunità di questo speciale lavoro di formazione familiare che costituisce la più grande e valida opera d’arte, con preziosi modelli di riferimento per uno stile di vita al top: respirazione guidata, rilassamento, musica, coccole infinite alla pancia, quando inizia a muoversi concentrarsi gioiosamente e iniziare una comunicazione verbale lenta, dai toni bassi e pacati.
Ormai sappiamo che tutto ciò che la madre vive, il bambino lo vive con lei.
Dopo la nascita tenerezza e sicurezza accrescono la fiducia del bambino alla vita, invece di renderlo insensibile a sé stesso e al mondo esterno oppure procurarli un senso di timore e di non autostima che neanche immaginiamo.
La qualità del primo contatto influenza tutte le esperienze successive del bimbo. Gli esseri umani, da sempre, portano inconsciamente con sé la paura di essere abbandonati, per la mancanza di sostegno amorevole e a sua volta anche la madre continua a conservarlo dentro, così finisce per ignorare le esigenze proprie e del bambino. La negazione dei bisogni, come sentirsi tenuti al sicuro in braccio, riaffiora un domani con una nuova nascita, che può tradursi successivamente nella depressione post-partum e non solo la madre può accusare tale sofferenza ma anche il padre, del quale non si parla quasi mai. E’ opportuno coinvolgerlo da subito verso la cura dei propri figli e lui, di conseguenza, non deve aspettare di essere esortato. Sarebbe indispensabile non riportare i nostri antichi disagi nel nuovo nascituro, per essere, in seguito, entrambi in grado di dedicarsi a lui o a lei amorevolmente.
Ancor di più tutto ciò vale per i bambini adottati e in affidamento poiché sono soggetti a “spaccatura” nei legami, soprattutto quelli genitoriali, molti diventano poi individui antisociali.
Un altro punto focale su cui dibattersi è il conto che il bambino si ritrova a pagare con la medicalizzazione della nascita (epidurale e taglio cesareo), soprattutto quando non è necessario e vi si ricorre solo per comodità: risparmio di tempo e di dolore. Alcuni studi dimostrano che ricorrere a questi espedienti renda impossibile l’imprinting (forma di apprendimento rapido percettivo di un primo impatto a nuove situazioni). Impedisce alla creatura di vivere un’esperienza sensoriale e di autonomia fondamentale per la sua vita futura (“La prima ferita” di Willi Maurer).
I neonati, scrive Neal Donald Walsch, “introduceteli nel mondo con dolcezza e affetto, prestate molta attenzione a che cosa offrite alla loro memoria. I bambini ricordano tutto ciò che vedono e sperimentano. Perché li sculacciate appena escono dal ventre materno? Credete davvero che sia l’unico modo per aprire i loro polmoni? Perché li allontanate dalla madre, l’unica forma di vita che conoscono, pochi minuti dopo la nascita? Non potreste aspettare a pesarli, misurarli, visitarli, concedere loro il tempo di sentire il calore di chi ha dato loro la vita?”.
E ancora, Rudolf Steiner afferma che “un animo colmo d’amore, compenetrato di mondo soprasensibile, riesce anche a coltivare un certo culto nell’educazione del bambino, un culto che consiste nell’amare un essere che ci è stato inviato dal mondo spirituale” e in futuro dargli la libertà di poter essere e sperimentare se stesso. Vi indico due preghiere per le madri di questo attivo filosofo e scienziato antroposofico di fine ‘800.
“PRIMA DELLA NASCITA: “E l’anima del bambino sia a me data dai mondi dello spirito secondo il vostro volere”.
DOPO LA NASCITA: “E l’anima del bambino sia da me guidata nei mondi dello spirito secondo il vostro volere”.
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Avvenuto il parto la levatrice potrà massaggiare con cura la puerpera per far sparire tracce di debolezza e stress. Alla madre consiglio di eseguire in seguito un trattamento alla nuova creatura chiamato “Shantala” che è l’arte del massaggio indiano per far crescere i bambini felici.
L’Ayurveda pone l’attenzione assoluta sulla salute e felicità dei bimbi iniziando con il concepimento, la gestazione e poi il parto. Questi passaggi sono considerati atti sacri da affrontare con tanta riverenza. Tale filosofia ritiene che tutti gli uomini siano chiamati ad essere positivi per migliorare il proprio benessere generale, sia fisico, sia mentale sia spirituale. La cura di sé rafforza il proprio sistema immunitario contro le malattie e i disturbi vari.
La madre massaggerà il suo bambino e un esperto potrà sostituirla in caso di necessità particolari.
Il nutrimento essenziale per il bambino è essere amato, essere portato, ricevere carezze, sentire l’odore della madre, il calore della sua voce, sentire che la pelle sua è curata e nutrita non solo con le creme. La pelle nel bebè viene prima di ogni altra cosa. E’ riscontrato che può ingurgitare tanto e tanto latte ma resterà sempre affamato se non viene accarezzato!
Questo stupendo massaggio diventerà una danza in cui, se sarete attenti e sensibili, le vostre mani seguiranno un percorso dettato da una dolcezza misteriosa che vi guiderà nelle sequenze e questa fortuna sarà alimentata non solo dalla lettura di libri specifici ma dall’osservare minuziosamente il migliore Maestro: il vostro bambino, lasciatevi guidare anche da lui.
Alcuni passaggi cardini per iniziare tale tecnica sono: il locale deve essere ben riscaldato e d’estate sarà bello utilizzare il calore del sole, il neonato deve essere nudo e a digiuno. Il massaggio sarà effettuato al mattino (è possibile ripeterlo prima della nanna serale). E’ fondamentale che la madre sia senza oggetti metallici, seduta a terra con le gambe allungate, schiena diritta e rilassata. Il bambino sarà disteso sulle sue gambe e rivolto con il viso verso quello materno. Tenere a portata di mano un piccolo recipiente con dell’olio rigorosamente tiepido; le donne indiane ritengono adatto l’olio di senape per l’inverno e l’olio di cocco per l’estate, io vi consiglierei pure l’olio di mandorle dolci che non ha profumazione (sceglierlo di alta qualità e estratto con il metodo di spremitura a freddo) e un altro olio potrebbe essere quello alla calendula. Sostenere la comunicazione con il pargolo per mezzo dello sguardo, o con dei vostri canti dai suoni delicati o con delle tenere parole. Importante, inoltre, è essere molto presenti al momento che si sta vivendo. Mettere un po’ di olio nelle mani e il viaggio attraverso il corpo del vostro piccolino avrà inizio!
Per completare il rilassamento profondo e togliere la parte in eccesso dell’olio utilizzato, avvolgerlo in un asciugamano di spugna morbidissimo e dopo circa 15 minuti dal massaggio, si provvederà al bagnetto, versando nell’acqua solo una goccia di bagnoschiuma naturale e la pelle rimarrà vellutata e protetta più a lungo.
Godetevi questa esperienza amorosa sensoriale e complice, dal valore inestimabile!
Giulia Zeroni
Consulente del Ben*Essere su misura – giornalista pubblicista
(articolo pubblicato il 27 marzo 2013 sul quotidiano “Mondoliberonline.it”, non più attivo)