Ingredienti per 4 persone
320 g di orecchiette integrali
700 g di broccolo
5 spicchi di aglio
½ bicchiere di brodo vegetale
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
4 cucchiai di pecorino romano
Noce moscata q.b.
Un pizzico di sale
Preparazione
Tagliare a piccoli pezzi i broccoli, lavarli e tenerli per circa 1o minuti in acqua acidulata con succo di limone. In una padella far imbiondire leggermente l’aglio con 3 cucchiai di olio. Scolare i broccoli e versarli nel tegame, insaporire bene per circa 5 minuti, unire il brodo vegetale, togliere gli spicchi d’aglio, coprire e finire la cottura, deve risultare un composto morbido. Versare nella padella con i broccoli le orecchiette cotte al dente e farle saltare per qualche minuto. Servire con una spolverata di noce moscata (grattugiata al momento), l’olio rimasto e il pecorino romano; essendo questo formaggio molto saporito è necessario non salare molto la verdura.
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La forma del “broccolo” (Brassica oleracea) ricorda un alberello in miniatura, di colore verde scuro intenso; siccome è un ortaggio che deperisce rapidamente, si può mantenere per 2/3 giorni nel cassetto per le verdure del frigo. Acquistare sempre broccoli ben chiusi cioè senza infiorescenze, compatti e dal colore vivace.
Esso rappresenta una buona fonte di potassio, magnesio, fosforo, calcio, ferro, iodio, vitamine C, A, B1, B2 e PP, sostanze queste che servono per contrastare pure l’eczema. Il broccolo aumenta la disintossicazione e in più le ricerche scientifiche hanno rilevato un contenuto elevato di fitochimici anticancerogeni, tra cui anche la luteina che è utile nella prevenzione della maculopatia (malattia degenerativa che può colpire le persone anziane). Certamente con la cottura si perdono un po’ i nutrienti, perciò sarebbe utile, qualche volta, assumerli crudi, o dopo una breve cottura a vapore.
La “noce moscata” (Myristica fragrans), divenne richiesta da quando furono scoperte le Isole delle spezie (inizio del secolo XVI, le attuali Molucche). Io considero questa spezia come un prodotto magico per il suo raffinato profumo che ne permette un uso poliedrico in cucina: dalla “béchamel”, al ripieno dei ravioli con gli spinaci, o aggiunto alle creme per dolci. In medio Oriente la usano per insaporire la carne di agnello. Ha un’azione antisettica, digestiva, leggermente lassativa, viene usata per stimolare il ciclo mestruale, ma essendo anche molto tonica, se assunta in eccesso, può provocare crisi compulsive, quindi devono fare attenzione le persone che soffrono di epilessia.
Giulia Zeroni
Consulente del Ben*Essere su misura – giornalista pubblicista
(articolo pubblicato sul quotidiano “Mondoliberonline.it”, non più attivo)