La cefalea investe tanti soggetti e con modalità diverse da persona a persona. Oggi le ricerche hanno accertato che anche i bambini ne vengono colpiti; sia i maschi sia le femmine soffrono di questo fastidio in egual misura nel periodo della pubertà, poi diventa una patologia più comune nelle donne.
Per combattere, per contrastare, per tamponare questo disturbo utilizziamo prima delle tecniche anafarmacologiche, poi, se il risultato non è soddisfacente, possiamo affiancarle con i farmaci dettati dal consiglio del proprio medico curante.
Sull’origine dell’emicrania sono state fatte diverse ipotesi ma esattamente non si conoscono i motivi scatenanti veri e propri. Si sono presi comunque in esame molteplici fattori: familiarità, vasi sanguigni cerebrali che restringono il proprio diametro e poi si dilatano, questo comporta di conseguenza una variazione del flusso di sangue che reca emicrania. Anche un sistema nervoso alterato conduce ad un attacco, oppure un basso livello di serotonina (neurotrasmettitore cerebrale). Ancora: contratture muscolari, disturbi della colonna cervicale, del sistema digestivo, del sistema nervoso, del sistema ormonale, ipersensibilità a certi alimenti, allergie, problemi di sonno, fattori climatici, emozioni forti, farmaci, rumori ambientali, sforzi fisici, odori, problemi dentali, accumulo di metalli pesanti, additivi, fumo. Le cause probabili, prima di tutto, vanno appurate con opportune e specifiche ricerche cliniche e analisi, nei centri specializzati, per determinare qual è il tipo di mal di testa che ha colpito il soggetto. Le tipologie sono: cefalea muscolo tensiva, a grappolo, emicrania con aura o senza.
All’ultimo congresso della Società italiana di neurologia è stata presentata una ricerca sul tipo di emicrania cosiddetta del “weekend” e colpisce soprattutto gli uomini. La causa potrebbe essere scatenata dai superimpegni lavorativi che culminano nella settimana e quando arriva il riposo il calo di adrenalina è talmente repentino che anziché portare dei vantaggi procura un rilevante malessere.
Alcuni benefici derivanti da uno stile naturopatico:
– affrontare un periodo di disintossicazione
– fare attenzione all’aspetto dietetico poiché alcuni alimenti scatenano il dolore come formaggio, insaccati, troppa carne, fritti, glutammato di sodio, cioccolato, dolci, pistacchi, alcol
– non saltare la prima colazione
– bere molta acqua
– assumere del magnesio, contrasta la coagulazione del sangue e contribuisce a prevenire gli attacchi
– floriterapia: in questo caso il fiore di Bach indicato è Cherry Plum per la paura di perdere il controllo e rescue remedy, il pronto soccorso, da applicare anche sulla parte dolorante. Mentre con i fiori australiani possiamo aiutarci con il fiore Black-eyed Susan per riorganizzare il proprio stile di vita e ottenere calma e rilassamento
– effettuare un massaggio locale con i polpastrelli delle dita sulla fronte all’attaccatura del cuoio capelluto e fare una digitopressione con il pollice dietro la nuca, zona occipitale
– imparare a gestire lo stress con delle tecniche di rilassamento
– eseguire attività fisica regolare e un tipo di ginnastica come lo stretching perché aiuta a rilassare i muscoli soprattutto di collo e spalle.
– se l’emicrania è accompagnata da nausea si può migliorare il sintomo masticando un pezzetto di radice di zenzero.
Questi sono solo una parte di esempi per ottenere, senza farmaci, una testa più leggera in tutti i sensi!
E tu che sei soggetto a cefalea prova a pensare al perché non ti lasci andare o sei sempre sul chi va là oppure hai paura di “perdere la testa”.
Giulia Zeroni
Consulente del Ben*Essere su misura – giornalista pubblicista
(articolo pubblicato sul quotidiano “Mondoliberonline.it”, non più attivo)