Questa mattina, nonostante un sonno profondo, la sveglia biologica mi ha fatto aprire gli occhi alle 5. Orario perfetto per alzarmi con una certa carica e perseguire l’obiettivo che avevo in mente da qualche giorno: raccogliere lavanda e spigo, avventurandomi poi, come ogni anno, nella preparazione naturale di vari rimedi per la mente e per il corpo.
LA LAVANDA è una pianta che investe i nostri sensi e non solo, anche certi insetti sono ghiotti del suo nettare. E’ un piacere per la vista con i suoi fiorellini dal colore intenso e calmante, per l’olfatto perché il suo aroma è entusiasmante e per il gusto dato che con il fiore si possono preparare diverse pietanze.
Ecco un breve video del momento in cui stavo liberando le spighe dal gambo. Circondata da api, bombi e ragnetti vari che volevano ancora approfittare dell’ultimo gustoso incanto.
La fragranza di tali piante si conserva a lungo nel tempo, quindi è ideale anche per profumare armadi e cassetti e per far allontanare le tarme.
Personalmente preferisco preparare sacchetti di mussola o canapa con le spighe fresche (mescolando insieme lavanda e spigo), in modo da godere più intensamente del loro odore. E un sacchetto lo posiziono in camera da letto vicino ai cuscini così da creare dei sonni tranquilli.
LO SPIGO ha una profumazione più pungente e aspra per la presenza maggiore di canfora, i suoi fiori presentano un colore meno intenso della lavanda ed è usato maggiormente nell’industria cosmetica, per creare candele, saponi, profumi per ambienti e repellenti per insetti.
Inoltre è utilizzato fin dall’antichità per la pittura su porcellana, come una sorta di solvente che aiuta a stendere meglio i colori e a fissarli durante la cottura in forno di tali oggetti.
Per di più lavanda e spigo rappresentano la base per l’elaborazione del mio “pot-pourri”: miscuglio di erbe e fiori secchi, che ho imparato a creare con successo dopo anni di prove infinite.
Esistono diverse specie di lavanda e solo alcune hanno effettive proprietà terapeutiche, una è la “lavandula officinalis”, che normalmente adopero.
ALCUNI RIMEDI NATURALI CHE REALIZZO SONO:
Bagni e pediluvi deodoranti
Preparare un decotto con un litro di acqua (50 gr. di fiori freschi o 60 gr. di fiori secchi, bollire per dieci minuti, filtrare) e versarlo nell’acqua della vasca da bagno, o alla fine della doccia con una spugna fare delle abluzioni su tutto il corpo, oppure impiegarlo per una coccola profumata ai vostri piedi, ma pure alle mani.
Olio nutriente e infuso
L’olio ricavato con la lavanda ha proprietà lenitive ed è indicato per tutti i tipi di pelle. Preparazione dell’oleolito: utilizzare due manciate di spighe fiorite, ovviamente senza il gambo, metterle in un contenitore di vetro scuro, aggiungere dell’olio di oliva fino a ricoprile e chiudere. Lasciare al sole per trenta giorni. Filtrare e strizzare il tutto con un panno di cotone o di lino molto leggero. Custodire l’olio nutriente ottenuto in una bottiglietta scura e al buio. Massaggiare la pelle del viso e del collo tre o quattro volte alla settimana.
Oltre a ciò, l’oleolito di lavanda, può essere impiegato nei massaggi rilassanti, su rigidità muscolari e per i reumatismi; su questi è meglio applicare l’infuso con una garza facendo degli impacchi sulla parte dolorante. Coprire poi la zona con una salvietta di spugna e lasciare così per quindici minuti. Ripetere questo trattamento più volte al dì. Esecuzione dell’infuso: versare 30 gr. di fiori di lavanda in mezzo litro di acqua calda, lasciando in infusione per circa dieci minuti, raffreddare, filtrare.
L’infuso aiuta persino i capelli a riprendere splendore: ultimo risciacquo dopo lo shampoo, una volta alla settimana.
Acqua aromatica
Con un alambicco, che è un piccolo distillatore per uso casalingo, realizzo l’acqua aromatica. E’ un tonico con proprietà rinfrescanti e purificanti. Eventualmente se non si è in possesso di tale strumento, si può reperire l’acqua aromatica in una erboristeria ben fornita.
Esecuzione culinaria
Aceto alla lavanda e timo: 500 ml di aceto di mele, 5 spighe di lavanda, tre rametti di timo, 15 grani di pepe nero, uno spicchio di aglio. Mettere il tutto in una bottiglia di vetro scuro, perché in questo caso, essendo le erbe fotosensibili si potrebbero ossidare se esposte a luce eccessiva. Chiudere la bottiglia, riporla in luogo fresco e asciutto per dieci giorni. Dopodiché filtrare e trasferire l’aceto aromatizzato in una nuova bottiglia. Sulle verdure lessate e sulle patate bollite è delizioso.
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La frase di Hilario Barrero mi riporta indietro nel tempo, ricordando tutti i miei fantastici nonni dai quali ho imparato tanto sulla Natura.
“Al riparo dal tempo in una scatola di legno odorosa di lavanda, che nascondi nell’angolo più buio dell’armadio, conservi la chiave della tua vita” .
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by Giulia – Shanti & Alchemy