Tuffarsi troppo nel virtuale può diventare rischioso per tutti, ma soprattutto lo diventa per i bambini perché la loro mente non è ancora matura. In più la tecnologia non deve assolutamente ipnotizzare per sostituire i rapporti umani, con la conseguenza di isolamento, insicurezza, e chiusura totale in se stessi.
Un surplus di giochi elettronici toglie la possibilità di riflettere, comprendere e elaborare le vere emozioni. E’ un vivere a livello fantastico che porta a voler interagire con la realtà con le stesse modalità di un mondo irreale.
I bambini non sono ancora in grado di distinguere bene il mondo della finzione da quello reale. Il mondo virtuale non costituisce certo relazioni affettive quindi spetta ai grandi creare per loro la realtà ricca di momenti in cui i valori, gli incontri, la cultura creano i veri legami. Allora sarà più probabile che possano crescere forti e più sicuri di sé.
E’ necessario tener conto che voler bene non significa dire sempre SI’ solo perché è più comodo. Il sì non fa discutere ma neanche riflettere.
Il NO diventa molto costruttivo se viene accompagnato da una semplice spiegazione e non da una giustificazione elaborata e pedagogica o peggio ancora se vengono inflitte delle punizioni.
Un esempio esplicativo può essere questo: “Capisco che tu possa essere arrabbiato ma, per rispettare il proprio benessere e quello degli altri, è necessaria una certa disciplina che ti tornerà utile nel tempo. Se anche tu vuoi esprimere il tuo pensiero ti ascolto molto volentieri e possiamo discuterne insieme”.
Niente è facile, ma nulla è impossibile, quindi perché non dedicare del tempo a ragionare sulle problematiche con i bambini e accettare le loro rabbie, le loro stizze, i loro pianti senza ricorrere a urli o condanne.
Ciò serve per apprendere che nella vita ci saranno sempre momenti in cui si ha voglia di fare qualcosa, ma ci sono anche istanti, anzi molti istanti, in cui la voglia manca, perciò saper gestire la non voglia sarà produttivo senza danni per nessuno.
La felicità ha a che fare molto con i propri punti di forza e con il proprio carattere, quindi essa va costruita fin da piccoli con abitudini, emozioni sane e gratificanti.
ALCUNI ESEMPI DI PUNTI FORZA DA COLTIVARE:
- Giocare all’aria aperta, soprattutto a contatto con la natura.
- Occuparsi di un animale, donandogli attenzioni e amore.
- Alimentare delle prospere amicizie per condividere gli stessi interessi e gli stessi valori.
- Incrementare delle ottime qualità come la lealtà, la gentilezza, e l’onestà.
- Arricchire la propria conoscenza per sviluppare, un domani, volontà, rispetto, saggezza e spiritualità. Inizialmente con delle belle fiabe costruttive dove non si parla di mostri e di nessun tipo di violenza. E in seguito leggere dei libri mirati alla conoscenza di se stessi e alla conoscenza del vero Amore.
D’altra parte viviamo in una società che inevitabilmente è costituita da tante regole e norme e se non abbiamo imparato da piccoli a vivere ugualmente liberi dentro la mente, nonostante tutto, non si riuscirà poi a superare molti “impasse” che la vita inevitabilmente presenterà.
La famiglia è la prima istituzione per poter dare ai propri figli degli esempi di serenità e consapevolezza.
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“Ci sono solo due cose durature che possiamo lasciare ai nostri figli: delle radici e delle ali” (William Hodding Carter II)
Shanti&Alchemy